L'antica immaginetta della Madonna Addolorata di Lughezzano, riporta la data dell'incoronazione ad opera del Card. Bartolomeo Bacilieri, allora Vescovo in Verona: 06 aprile 1919.
Dalle ricerche fatte anni or sono, dal Prof. Bruno Avesani e riportate nel suo libro:"LUGHEZZANO storia di una comunità e della sua chiesa" (Ediz. Della Scala - Luglio 2007), si trova documentazione riportata sul giornale "Il Corriere del Mattino" che annuncia e descrive nei particolari, questo evento eccezionale. Risulta che tale incoronazione, sia avvenuta nel pomeriggio della Domenica 25 Maggio 1919.
Cento anni fa, comunque.
Di seguito è interessante riportare la pagina di cronaca, che descrive le fasi della visita del Bacilieri per le Sante Cresime e per la solenne incoronazione della statua della Madonna Addolorata.
L’INCORONAZIONE
DELLA MADONNA
ADDOLORATA DI LUGHEZZANO
Particolarmente sentita dalla popolazione fu la cerimonia
del 25 maggio del 1919.
Il giornale "Il Corriere del mattino" del 18 maggio annuncia
il programma della
visita del vescovo
cardinale Bartolomeo Bacilieri:
"Gentilmente accondiscendendo all'invito di quei rev. Parroci, Sua Eminenza
il Cardinale nostro
Vescovo si recherà
a Lughezzano per la solenne
incoronazione dell'antica Immagine della Madonna Addolorata
cotanto venerata in quel
Santuario. Ecco il programma:
SABATO 24 MAGGIO: ore 10 arrivo dell'Eminentissimo Vescovo
a Lugo e amministrazione della S. Cresima
ai soli fanciulli della parrocchia. Ore 17,30 partenza da Lugo e arrivo a Lughezzano alle18,00.
DOMENICA 25:
Ore 8,00: Messa
di devozione celebrata da Sua Eminenza
con Comunione generale.
Ore 10,30:
Amministrazione della
Santa Cresima ai soli fanciulli
della parrocchia.
Ore 15,00: Vespero
cantato, seguito dalla solenne cerimonia dell'Incoronazione nella quale l'Em.mo
Vescovo poserà sulla
fronte della Santa Immagine il prezioso diadema, offerta votiva
delle madri e spose di Lughezzano".
Lo stesso giornale riporta
la cronaca della
visita del Bacilieri:
"Arrivò fra il suono delle campane
e il sorriso del cielo
e della natura Sua Eminenza
con l'automobile, accompagnato dal suo segretario e dall'Arciprete di Boscochiesanuova. Lo precedevano due tenenti a cavallo, gentilmente e spontaneamente mandati
dal capitano del Reparto Recuperi di stanza a Boscochiesanuova. Lo ricevette il paese intero, sfilando davanti
a Lui sotto gli stendardi delle proprie Confraternite, guidato dalle autorità religiose
e civili.
Sulla porta della chiesa due bambini
istruiti dalla sig.a Amabile Ferrari,
con un mazzo di fiori diedero il benvenuto a S. Eminenza, che, appena entrato, venne salutato dalla buona schola del paese col
mottetto del Perosi "Sacerdos et Pontifex''.
Ma la vera festa fu il giorno dopo domenica
25.
La chiesa parata per le straordinarie funzioni è gremita
di popolo; all'altar maggiore
un nuovo parapetto della ditta Lunari
di Verona, bellissima riproduzione in bassorilievo della Cena di Leonardo
DaVinci, davanti l'altare
della Madonna, l'Addolorata sulla sua seggiola.
(…).
Per la funzione
del meriggio una vera folla si era intanto riversata
a Lughezzano dai paesi vicini.
Alla fine del Vespro
solenne cantato dalla schola del
paese, S. Em. vestito
degli abiti pontificali, entra in Chiesa,
e per mezzora intesse magistralmente le lodi di Maria sopra
il passo biblico
"corona aurea super
caput eius, expressa
signo sanctitatis, gloria
honoris et opus fortitudinis".
[ Una corona d’oro sopra la sua testa, che
è simbolo di santità, di onore sublime e azione efficace ]
E una magnifica corona
d'argento massiccio dorato
lavorata a Parigi,
colla scritta
"per voto delle
spose e madri di Lughezzano durante la tragica
guerra mondiale 1914-19'', aveva da porre sul capo all'augusta Regina. E quando, dopo la benedizione, gliela pone, il delirante entusiasmo della folla scoppia
in applausi, e "viva Maria", coronati dal grandioso canto in massa di "Mira
il tuo popolo". Il solenne Te Deum e la Pontificale Benedizione chiudono la festa in chiesa,
che fuori si chiude alla sera con una
illuminazione alla veneziana
e con fuochi artificiali".