lunedì 25 marzo 2019

IL CENTENARIO DELL'INCORONAZIONE DELLA MADONNA ADDOLORATA DI LUGHEZZANO

25 Marzo 2019

L'antica immaginetta della Madonna Addolorata di Lughezzano, riporta la data dell'incoronazione ad opera del Card. Bartolomeo Bacilieri, allora Vescovo in Verona: 06 aprile 1919. 
Dalle ricerche fatte anni or sono, dal Prof. Bruno Avesani e riportate nel suo libro:"LUGHEZZANO storia di una comunità e della sua chiesa" (Ediz. Della Scala - Luglio 2007), si trova documentazione riportata sul giornale "Il Corriere del Mattino" che annuncia e descrive nei particolari, questo evento eccezionale. Risulta che tale incoronazione, sia avvenuta nel pomeriggio della Domenica 25 Maggio 1919.
Cento anni fa, comunque.
Di seguito è interessante riportare la pagina di cronaca, che descrive le fasi della visita del Bacilieri per le Sante Cresime e per la solenne incoronazione della statua della Madonna Addolorata.


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L’INCORONAZIONE
DELLA MADONNA ADDOLORATA DI LUGHEZZANO

Particolarmente sentita dalla popolazione fu la cerimonia del 25 maggio del 1919. Il giornale "Il Corriere del mattino" del 18 maggio annuncia il programma della visita del vescovo cardinale Bartolomeo Bacilieri:
"Gentilmente accondiscendendo all'invito di quei rev. Parroci, Sua Eminenza il Cardinale nostro Vescovo si recherà a Lughezzano per la solenne incoronazione dell'antica Immagine della Madonna Addolorata cotanto venerata in quel Santuario. Ecco il programma:

SABATO 24 MAGGIO: ore 10 arrivo dell'Eminentissimo Vescovo a Lugo e amministrazione della S. Cresima ai soli fanciulli della parrocchia. Ore 17,30 partenza da Lugo e arrivo a Lughezzano alle18,00.
DOMENICA 25:
Ore 8,00: Messa di devozione celebrata da Sua Eminenza con Comunione generale.
Ore 10,30: Amministrazione  della Santa Cresima ai soli fanciulli della parrocchia.
Ore 15,00: Vespero cantato, seguito dalla solenne cerimonia dell'Incoronazione nella quale l'Em.mo Vescovo poserà sulla fronte della Santa Immagine il prezioso diadema, offerta votiva delle madri e spose di Lughezzano".

Lo stesso giornale riporta la cronaca della visita del Bacilieri:
"Arrivò fra il suono delle campane e il sorriso del cielo e della natura Sua Eminenza con l'automobile, accompagnato dal suo segretario e dall'Arciprete di Boscochiesanuova. Lo precedevano due tenenti a cavallo, gentilmente e spontaneamente mandati dal capitano del Reparto Recuperi di stanza a Boscochiesanuova. Lo ricevette il paese intero, sfilando davanti a Lui sotto gli stendardi delle proprie Confraternite, guidato dalle autorità religiose e civili.
Sulla porta della chiesa due bambini istruiti dalla sig.a Amabile Ferrari, con un mazzo di fiori diedero il benvenuto a S. Eminenza, che, appena entrato, venne salutato dalla buona schola del paese col mottetto del Perosi "Sacerdos et Pontifex''.
 Ma la vera festa fu il giorno dopo domenica 25.
La chiesa parata per le straordinarie funzioni è gremita di popolo; all'altar maggiore un nuovo parapetto della ditta Lunari di Verona, bellissima riproduzione in bassorilievo della Cena di Leonardo DaVinci, davanti l'altare della Madonna, l'Addolorata sulla sua seggiola. (…).
 Per la funzione del meriggio una vera folla si era intanto riversata a Lughezzano dai paesi vicini. Alla fine del Vespro solenne cantato dalla schola del paese, S. Em. vestito degli abiti pontificali, entra in Chiesa, e per mezzora intesse magistralmente le lodi di Maria sopra il passo biblico "corona aurea super caput eius, expressa signo sanctitatis, gloria honoris et opus fortitudinis". [ Una corona d’oro sopra la sua testa, che è simbolo di santità, di onore sublime e azione efficace ]
E una magnifica corona d'argento massiccio dorato lavorata a Parigi, colla scritta "per voto delle spose e madri di Lughezzano durante la tragica guerra mondiale 1914-19'', aveva da porre sul capo all'augusta Regina. E quando, dopo la benedizione, gliela pone, il delirante entusiasmo della folla scoppia in applausi, e "viva Maria", coronati dal grandioso canto in massa di "Mira il tuo popolo". Il solenne Te Deum e la Pontificale Benedizione chiudono la festa in chiesa, che fuori si chiude alla sera con una illuminazione alla veneziana e con fuochi artificiali".